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Dieta Vegetariana

Benefici

Secondo i suoi sostenitori, la dieta vegetariana (in tutte le sue tipologie) è in grado, da sola e senza integrazioni, di soddisfare le raccomandazioni per tutti i nutrienti. Come vedremo in seguito, si tratta di un'affermazione quantomeno discutibile. Di sicuro può avere un impatto metabolico positivo e favorire, per certi versi, il mantenimento dello stato di salute. Vediamo come.


Quali sono i benefici delle diete vegetariane?

La dieta vegetariana, associata a uno stile di vita salutare, riduce il rischio di queste malattie legate allo stile di vita moderno:

  • Sovrappeso e obesità

  • Diabete mellito tipo 2

  • Ipertrigliceridemia

  • Ipercolesterolemia LDL (colesterolo cattivo)

  • Ipertensione

  • Malattie vascolari

  • Alcune forme di cancro.


SOVRAPPESO E OBESITÀ

La dieta vegetariana non è sempre correlata a un indice di massa corporea normale. Al contrario, molte forme di vegetarianesimo disorganizzate e mal gestite possono favorire il sovrappeso. E' il caso dei regimi nutrizionali che si basano principalmente sul consumo di pasta e pane bianchi, patate, formaggi grassi, semi oleosi e oli da condimento in abbondanza. Al contrario, le diete vegetariane ricche di verdura fresca e con il giusto quantitativo di frutta, formaggi, uova, cereali, oli, semi oleosi e tuberi, dovrebbero favorire il mantenimento di un BMI compreso tra 18,5 e 25,0 (normale).


DIABETE MELLITO TIPO 2 E IPERTRIGLICERIDEMIA

Associamo questi due scompensi metabolici poiché i trigliceridi nel sangue aumentano a causa dell'iperglicemia, il fattore caratteristico del diabete mellito tipo 2 e del pre-diabete. Non tutte le diete vegetariane sono preventive contro il diabete mellito tipo 2 e l'ipertrigliceridemia. Sono considerate benefiche solo quelle ricche di frutta e verdura fresche, cereali e derivati integrali, e leguminose non decorticate. L'ipertrigliceridemia viene migliorata dall'abbondanza in acido alfa linolenico (polinsaturo omega 3 essenziale). Al contrario, le diete vegetariane monotematiche a base di cereali e derivati raffinati possono determinare un incremento della glicemia, della trigliceridemia e favorire l'insorgenza di diabete (oltre che di sovrappeso).


IPERCOLESTEROLEMIA LDL

Le diete vegetariane, soprattutto quelle vegane, permettono di abbassare notevolmente il colesterolo LDL e totale. Ciò avviene grazie alla scarsità di colesterolo e di grassi saturi negli alimenti consumati, ma anche in merito alla ricchezza di acidi grassi benefici (soprattutto l'essenziale polinsaturo omega 6 acido linoleico) e altri fattori nutrizionali che esercitano un impatto metabolico positivo (antiossidanti polifenolici, vitamine A, C, E, lecitine vegetali e fitosteroli). Le diete vegetariane che includono gli alimenti fritti e appartenenti alla categoria dei junk food (snack dolci e salati) si caratterizzano invece per l'abbondanza di oli tropicali (tendenzialmente saturi) e/o di acidi grassi idrogenati (che hanno lo stesso impatto metabolico dei saturi).


IPERTENSIONE

L'esclusione delle carni e dei pesci conservati (salumi, insaccati da cuocere, tonno in scatola ecc.) ha un effetto positivo sull'insorgenza dell'ipertensione sodio-sensibile. Inoltre, l'acido grasso polinsaturo essenziale omega 3 acido alfa linolenico, abbondante in certi semi oleosi e oli, ha uno spiccato effetto ipotensivo. Le diete vegetariane sono anche ricche di potassio e magnesio, due minerali che ostacolano l'azione del sodio in eccesso a vantaggio della pressione sanguigna. Tuttavia, bisogna specificare che le diete vegetariane esercitano un ruolo preventivo contro l'ipertensione solo quando permettono di mantenere il peso normale e non fanno un uso abbondante di formaggi stagionati, alimenti conservati e sale aggiunto.


MALATTIE VASCOLARI

I dati scientifici sono difficilmente interpretabili. Il consumo di frutta e verdura sembra associato alla riduzione del rischio di insorgenza per le patologie vascolari. Questo perché, per varie ragioni, le diete vegetariane migliorano le patologie metaboliche e diminuiscono il processo di aterosclerosi. Inoltre, potrebbero avere un effetto positivo sulla fluidità del sangue e diminuire il rischio di aggregazione piastrinica; ciò previene l'agglomerazione di trombi potenzialmente responsabili di embolia e ictus. Il regime vegetariano diminuisce statisticamente la mortalità per questa malattia. Tuttavia alcuni reputano che le diete vegetariane possano essere responsabili di iperomocisteinemia (per carenza di vitamina B12), un fattore di rischio molto importante per le malattie vascolari.


CANCRO

I dati bibliografici che interessano la correlazione tra dieta e cancro non sono del tutto chiari e talvolta risultano addirittura contrastanti. Ad esempio, molti reputano che il consumo di proteine di origine animale possa favorire la comparsa di certi tumori. In tal caso, le diete vegetariane eserciterebbero senz'altro un ruolo preventivo.






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