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Shiatsu (Namikoshi)

Breve Storia dello Shiatsu Il maestro Tokujiro Namikoshi, (1905-2000) fu il fondatore dello Shiatsu. Sua madre soffriva di reumatismi. Tokujiro, all'età di 7 anni incominciò a trattarla con le mani per alleviarle la sofferenza ottenendo dei risultati soddisfacenti. Da questa sua esperienza di base, studiò e nel tempo creò una tipologia di trattamenti manuali (Shiatsu) come metodo di guarigione.

Ha fatto trattamenti a un numero innumerevole di persone tra i quali alcuni Primi Ministri nipponici e anche a personalità straniere quali Marilyn Monroe e Mohammad Ali. Ha fondato lo Japan Shiatsu College e insegnato a tanti famosi Maestri Shiatsu che a loro volta hanno creato il loro metodo.


Tra loro possiamo citare Shizuto Masunaga, creatore dello "Zen-Shiatsu", Kensen Saito, creatore dello "Shiatsu Doh", Ryokyu Endo, creatore dello "Tao Shiatsu", e Kiyoshi Ikenaga, creatore dello "Tsubo Shiatsu".


Namikoshi ha fondato anche la Japan Shiatsu Association e la International Shiatsu Association. A diretto contatto con la Scuola di Tokyo sono la NSE (Namikoshi Shiatsu Europe), con sede a Madrid, diretta dal Maestro Sigeru Onoda e la "Scuola Giapponese di Shiatsu Namikoshi", con sede a Roma, diretta dal Maestro Roberto Taverna. Nel 1953, il Maestro Tokujiro Namikoshi fu invitato ad introdurrre lo Shiatsu alla Palmer Chiropractic School, Iowa, U.S.A. dal fondatore della Chiropratica il Dr. B.J. Palmer. Il Maestro Toru Namikoshi, figlio di Tokujiro, ha studiato per 7 anni alla Palmer Chiropractic School comparando Shiatsu e Chiropratica.

Al ritorno in Giappone ha contribuito allo sviluppo dello Shiatsu basato sulla moderna anatomia e fisiologia occidentale. Dal 1964 il Ministero della Salute del Giappone riconosce lo Shiatsu come "terapia" che entra a pieno diritto nel Sistema Sanitario Giapponese. Al momento viene riconosciuto dal Sistema Sanitario Nazionale in Giappone, in Svizzera e in alcuni altri Paesi. Non esiste uno Shiatsu delle origini, autentico, al quale riferire l'ortodossia di un metodo; esistono invece vari metodi che grandi Maestri hanno messo a punto. La stessa parola shi (dito) atsu (pressione) è di origine moderna: l'ha utilizzata proprio il Maestro Tokujiro Namikoshi per il suo metodo, ha avuto così tanto successo che è stata utilizzata anche da Maestri che utilizzano nei loro metodi non solo le dita, ma anche i gomiti, o i piedi, o le ginocchia, o le nocche delle dita, tutte parti del corpo, non solo non utilizzate dal Maestro Namikoshi, ma da questi addirittura escluse.



Caratteristiche dello Shiatsu Namikoshi

La localizzazione dei punti e gli effetti dello Shiatsu sono basati sulla conoscenza della anatomia e della fisiologia. Questi punti agiscono su tutti i sistemi del corpo incluso il sistema Integumentario, Muscolare, Nervoso, Circolatorio, Scheletrico, Endocrino, nonché quello Digestivo.

"La pressione Shiatsu Namikoshi si effettua prevalentemente con il pollice e, in alcuni casi, con il palmo della mano. La pressione viene eseguita utilizzando unicamente il peso del corpo di chi opera e sempre perpendicolarmente rispetto al punto trattato. In questa maniera si ha una pressione uniforme e si evitano fastidi e dolori che possano derivare da un errato utilizzo della forza delle dita da parte dell'operatore. Il Maestro Namikoshi ha individuato i punti per le pressioni lungo il percorso dei grandi rami nervosi, dei grandi vasi della circolazione sanguigna, del sistema muscolo scheletrico, degli organi; molti punti coincidono anche con i canali nei quali, per la Medicina Tradizionale Cinese, scorre l'energia.


Ma va subito chiarito che Namikoshi non ha inteso utilizzare la "via energetica", ma gli stimoli che le pressioni possono provocare seguono la via di trasmissione del sistema nervoso, così come lo conosciamo nella Medicina convenzionale. I punti di stimolazione del Metodo Namikoshi sono tutti situati in posizioni "strategiche" e le sensazioni prodotte dalla loro stimolazione sono sempre particolarissime, e tali da sentire un dolore che da sollievo, se le pressioni sono fatte in modo corretto. Credo che si possa comprendere a sufficienza come il sistema adottato dal maestro Namikoshi si differenzi da tutti i metodi che si richiamano alla medicina tradizionale cinese, alla teoria degli Tsubo e dei Meridiani.

Il tipo di pressione e la sua durata sono "personalizzati", a volte sono profondi, a volte più leggeri, a volte con un ritmo più sostenuto altre volte più lento. Questo viene determinato dalla situazione psicofisica del ricevente. Il trattamento Shiatsu deve essere effettuato in una condizione confortevole di calma e di silenzio. La persona trattata non ha necessità di spogliarsi ma può anche vestire un abbigliamento comodo e leggero, possibilmente in fibre naturali. L'attenzione dell'operatore, attraverso le mani, porterà ad instaurare un rapporto di fiducia e abbandono che permetterà di conoscere e aiutare la persona trattata e a recepirne i bisogni. Lo Shiatsu in nessun caso contrasta o in conflitto con le professioni medico/sanitarie. L'operatore Shiatsu non effettua diagnosi e non prescrive medicine.

Per chi sono indicati i trattamenti Shiatsu

Per i trattamenti Shiatsu non ci sono controindicazioni di età. Lo Shiatsu stimola la corretta circolazione dell'energia e ripristina l'equilibrio fisico e mentale. È particolarmente efficace in tutti i casi di sofferenza di natura psichica (ansia, stress, nervosismo, difficoltà respiratoria, insonnia, depressione, frigidità, ecc...) Stimola le capacità di recupero naturali dell'organismo. Unisce all'effetto rilassante un'azione locale su problematiche quali: (sciatica, emicrania, artrosi cervicale, nevralgie, lombosciatalgie, contratture ecc...). Lo Shiatsu costituisce una risposta semplice ed efficace alla domanda di benessere e si traduce in allentamento delle tensioni, sensazione di leggerezza, maggior lucidità mentale, miglioramento dell'umore, maggior energia quindi: piena espressione delle risorse vitali personali.

Controindicazioni I trattamenti Shiatsu, a causa della loro capacità di stimolare ed aumentare il metabolismo non devono venir effettuati su persone con patologie quali: forme tumorali, gravi tipi di infezione e nei casi dove il medico curante lo sconsigli.

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